SEAT 127 900 CL 2 PORTE - 1980

La mia passione per le auto in famiglia non è mai stata capita... nessuno della famiglia l'ha mai avuta, e inspiegabilmente tutti si chiedevano come mai io avessi questa fissa...
Mio padre si interessava di auto, ma per il semplice fatto che gli piaceva tenerle bene, farci la manutenzione, cambiarle ogni 5 o 6 anni quando si poteva, non a caso prima che perdesse il lavoro ne ha cambiate parecchie, tutte nuove, ed eccezion fatta per qualcuna, tutte fiat.
Anche da piccolo sono sempre stato un tipo un po’ particolare, un po’ solitario, un po’ diffidente... avevo bisogno forse come tutti i bambini di quell'oggetto che ti fa sentire forte, che ti sta sempre vicino, che diventa il tuo compagno di giochi di avventure di tutto... solo che tutti i bambini della mia età avevano un orsacchiotto o l'uomo ragno, Mazinga o qualcos'altro...
Io avevo lei: la mia macchina di famiglia... la vedevo come una persona, io figlio semi-unico con genitori molto più grandi di me e una sorella che poteva esser mia madre; io che non frequentai l'asilo e che crebbi un po’ in una "cupola di vetro" a causa del brutto incidente che porto in cielo il mio fratellone che il signore non mi ha nemmeno dato modo di conoscere; io che il primo giorno delle elementari mi misi a piangere e volevo scappare, perché gli altri bambini non mi avevano mai nemmeno visto una volta e mi facevano paura...

Avevo lei: una Seat 127 900 CL del 1980, di colore Blu Adriatico.
Questa macchina fu acquistata nel febbraio del 1980 da mio padre, esattamente un mese prima della mia nascita. Andò a sostituire una sfortuna Alfasud, auto che portò mio padre a odiare il marchio del Biscione tuttora...
Mio padre all'epoca aveva buon gusto per le scelte sugli allestimenti, voleva il meglio del modello che lui comprava, e ciò era molto più facile di adesso, poiché la varietà delle gamme di una volta era molto più semplice di quelle di oggi...
Aveva già avuto altre 127, tutte Fiat però, sia della prima serie sia della seconda... solo con una si trovò male e, infatti, durò nel nostro box solo quindici giorni... ma questa è un’altra storia.
In quel periodo la "Seat" offriva una dotazione superiore alle italiane "CL"... sedili, pannelli porta e rivestimento del tetto in velluto nero, coprimozzi cromati, paraurti di diverso disegno, contagiri, cromature, borsello di pelle da attaccate al pannello della portiera...
Torniamo alla "mia" Seat 127... è stata la macchina che portò mia madre al policlinico San Matteo di Pavia dove sono nato, è la macchina che mi ha riportato a casa, è la macchina che mi ha portato in chiesa per il battesimo e al matrimonio di mia sorella nel 1982...
E' stata la mia amica d’infanzia, ci passavo delle ore a giocarci dentro, mi sedevo in garage sul mio seggiolino davanti al lei e la guardavo... era cosi bello quel suo musetto... la amavo.
E' stata la macchina che mi ha portato per la prima volta in Sicilia al mare, è stata la macchina che mi ha portato la prima volta dai nonni lontani...
E' stata la macchina che mi ha accompagnato al mio primo giorno di scuola, la macchina che mi portò da mio padre in ospedale quando stava male...
Poi essendo figlio di un radioamatore, con quell'antennone sul tetto e l'altra antenna sulla coda era ancora più speciale...
Adoravo il suo colore...
In pratica ci sono cresciuto insieme, ho iniziato con lei a curare la pulizia, i particolari, i graffietti...
Ricordo quando purtroppo ci tamponammo un’altra auto... mio padre per scherzo diceva che era colpa mia che parlavo sempre se non era riuscito a frenare in tempo... si era piegato il cofano, rotta la mascherina e un faro... ed io piangevo come un matto a vederla cosi... mi sentivo responsabile di averle fatto del male, ne avevo paura a stare solo con lei sino a quando non la vidi tornare a casa bella come il sole dal carrozziere...
Quanti ricordi, quante giornate spensierate...
Poi iniziai a crescere, egoisticamente cominciai a odiarla... tutti possedevano le macchine nuove e moderne a scuola... lei era sempre stata con noi, mai un problema, mai una fermata... ma era per me vecchia...
Tutto a un tratto l'oggetto che ritenevo più importante e amico divenne un nemico, una cosa da sostituire... iniziai prima io a far pressione su mio padre per cambiarla... e dopo un annetto fini cosi...
Nel giugno 1992, esattamente la notte del cinque, la 127 dormì per l'ultima volta nel nostro box... la guardai schifato... ma un qualcosa dentro di me la vedeva un po’ soffrire... non volli partecipare al rito dello scambio in concessionaria...
Al ritorno da scuola, trovai nel box la Uno, auto che poi ha segnato un’altra parte importante della mia vita, e all'improvviso 12 anni di convivenza sembrarono spariti nel nulla...
Ma il signore volle che i nostri destini s’incontrassero ancora!
Dopo pochi giorni sali dalla Sicilia un mio zio, e insieme a mio padre andò a vedere se era ancora alla concessionaria... c'era e mio zio la acquisto.
Era l'agosto del 1992, insieme (mamma e papà con la Uno ed io e zio con la 127) partimmo alla volta di Genova, per imbarcarsi per la Sicilia.
Fu l'ultimo vero viaggio che facemmo insieme, io e lei.
Da quell'estate non ne ho avuto più notizie, tra agosto e settembre (mese in cui io e i miei genitori facemmo ritorno a Pavia), la 127 subì un drammatico declino... passo, infatti, da onesta e rispettata auto di un operaio del nord allo squallido mezzo di trasporto da strapazzo di un contadino del sud...
Dopo il nulla... so per certo che dopo mio zio, ha avuto un altro proprietario che l'ha demolita...

 

Ora a distanza di anni, mi vengono giù ancora le lacrime quando la ricordo... oggi avrebbe la mia età... sarebbe rara, storica e sopratutto sarebbe davvero "MIA"...

 

Riposa in pace cara SEAT 127 900 CL 2 porte color Blu Adriatico (PV443970), ovunque tu o le tue parti siano finite...

 

 

Non è una Lancia,ma il primo amore non si scorda mai.

 

Un solo grande rimorso: quello di non esser riuscito a fare della mia passione un lavoro...ma questo è un altro lungo discorso,che vi racconterò magari un'altra volta......

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